TI SEI MAI CHIESTO QUAL E’ LA TEMPERATURA IDEALE PER LAVORARE ALLA SCRIVANIA IN UFFICIO?

In alcuni articoli precedenti e nella nostra esperienza lavorativa abbiamo imparato come la postura alla scrivania e l’alimentazione siano due fattori fondamentali da tenere in considerazione per la nostra salute, ma ve n’è un terzo non di minor importanza: la temperatura.

Anch’essa, infatti, rientra tra le condizioni che incidono in maniera significativa sul rendimento lavorativo.

Secondo uno studio della Cornell University (Stati Uniti) la temperatura in ufficio è strettamente correlata alla produttività.

Esaminando un campione di lavoratori alla scrivania

è stato provato come con temperature basse (circa 20°) i dipendenti commettano il 44% di errori e distrazioni in più rispetto a quelli che lavorano ad una temperatura ottimale della stanza, stimata sui 25°.

Tali errori deriverebbero proprio dal freddo, in quanto chi siede alla scrivania è portato a consumare una notevole quantità di energia per aumentare la temperatura corporea, sottraendone di conseguenza alla concentrazione e al focus.

La ricerca dell’università americana sostiene inoltre come lavorare in un ambiente con temperatura adeguata non giovi soltanto alla produttività, ma anche alla felicità del lavoratore stesso.

Del resto siamo relegati alla scrivania per gran parte dell’anno, passando dalle torride temperature estive al gelo dell’inverno ed è impensabile dover fare i conti con il problema della temperatura ora per il troppo freddo, ora per il troppo caldo: questi sono malcontenti da evitare assolutamente.

Non è sempre facile mantenere una temperatura ottimale nell’edificio, specie se dispersivo e sviluppato in più stanze ed ambienti.

Per fortuna quasi tutti noi siamo ormai equipaggiati con condizionatori, climatizzatori ed altri sistemi per la gestione della temperatura interna: vediamo quindi come regolarli in maniera efficace, senza eccedere nell’uno o nell’altro verso.

Non è giusto sbattere i denti mentre parli con un cliente, ma nemmeno vorrai regalargli una sauna, dico bene?

Partiamo con una piccola premessa: ancor prima che per motivi di piacere e di produttività, la regolamentazione della temperatura è un requisito previsto dalla legge e come tale va rispettato.

Lo sapevi già?

Hai mai provato a misurare la temperatura o a predisporre delle apparecchiature per monitorarla?

Se non ci avevi mai fatto caso fino ad oggi, anche un collaboratore vestito in maniera particolarmente leggera o qualcuno imbacuccato come se stesse al polo nord potrebbe essere un segnale da non sottovalutare per una temperatura magari non troppo apprezzata.

Può capitare che non ti venga fatto presente per timore di mancare di rispetto o per un temerario ed encomiabile spirito di adattamento, ma se noti un ambiente non propriamente confortevole, allora è tempo di intervenire.

Anche perché, come dicevamo, secondo il DPR numero 74/2013 la temperatura interna degli uffici non deve superare i 20 gradi, con 2 gradi di tolleranza, per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione invernale; per quanto concerne quello estivo, invece, la temperatura non deve essere inferiore ai 26°, sempre con 2 gradi di tolleranza.

Esistono poi altri parametri da adottare come linee guida per garantire a te ed al tuo team di lavoro un ambiente sano in ufficio; in particolar modo la temperatura interna non deve superare i 7° in meno rispetto a quella esterna in estate, mentre durante tutto l’anno la velocità dell’aria deve essere ≤ 0.15 m/sec, con un’umidita relativa tra il 40% e il 60%.

Tutto chiaro?

Se sei consapevole di non essere in linea con questi dati è arrivato il momento di prendere le opportune contromisure: esistono sistemi smart in grado di automatizzare il tutto e di sollevarti anche da questa incombenza.

Scegli il più adatto al tuo ufficio o fatti consigliare da un esperto: mai più guanti e giubbini quando sei seduto alla scrivania, promesso?
 

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